Sana 2019_Puntata 3: Aziende note e meno note


Per me il Sana è l'occasione per conoscere meglio le aziende e chi c'è dietro (cosa che oggi mi sembra ancora più importante verificare nel momento in cui la loro fama spesso le precede in operazione di marketing), salutare quelle che già conosco, scoprirne di nuove.
Per me il Sana è anche un momento di studio e approfondimento, in vista di future recensioni fatte con maggiore cognizione di causa: significa poter avere consigli sul corretto utilizzo di un prodotto, tramite una sorta di consulenza dal vivo, poter porre quelle domande tecniche sulla formulazione a chi di dovere, farmi un’idea concreta di certe referenze prima di decidere o meno se acquistarle.


Per me il Sana è anche la possibilità di testare quei prodotti che mi incuriosiscono, ma che è difficile trovare se non acquistandoli a scatola chiusa. Non sono mai stata una blogger di quelle che va alla fiera per avere "bottini" di campioncini a caso da mostrare (che non riuscirei ad utilizzare neanche se mi spalmassi cose per un anno); trovo, invece,  utile poterne avere di quelle referenze che mi interessano e che non è sempre facile reperire tramite bioprofumerie e e-commerce (perché spesso loro stessi non li hanno e perché nel carrello non ti permettono di sceglierli, tranne pochissimi casi, come Ecco-Verde, che comunque ha anch'esso una rosa di prodotti limitata).
In questo mio giro al Sana di quest’anno più che dai prodotti novità sono stata incuriosita da prodotti giù usciti tempo fa (su cui ho chiesto delucidazioni) e da nuove realtà aziendali.
Non vi parlerò quindi di tutte le nuove uscite, anche perché sarebbe impossibile visto come sta andando il mercato della ecobiocosmesi in Italia (se volete, leggete ecco qui il link   ), vi ho fatto già una panoramica delle nuove tendenze (ecco il link)  e adesso voglio raccontarvi quello che più mi ha colpito e perché, in un mix fra aziende note e meno note non solamente per voi, ma anche per me. Nei mesi successivi, invece, se mi seguite su Instagram, vi racconterò man mano i prodotti che sto utilizzando.

AZIENDE NOTE E MENO NOTE, FRA "VECCHI" E "NUOVI" PRODOTTI

In casa Giada Distributions, capitanata dalla vulcanica Paola (potete leggere la sua intervista qui: https://esidaruc.blogspot.com/2018/06/paola-chessa-ovvero-giada-distributions.html), distributrice italiana di diversi interessanti marchi esteri (io l'ho scoperta quando distribuì in Italia Inika che ordinavo su siti esteri quando ancora nella Penisola non era molto conosciuta e si trovava con difficoltà, tranne sul sito Vecchia Bottega). 
Oltre a Inika, nella "scuderia" Giada, troviamo Madara (che quest'anno ha lanciato una  linea makeup) , MossaKester BlackMunio Candela e, da questo Sana in poi, anche AEOS cosmetici.
Devo dire che quest'ultima marca mi incuriosisce molto. Fondata da Vicky Wall e da Mike Booth nel 2010, rappresenta un acronimo: A come Active (Attivo), E come Energized (Energizzato), Organic (Organico) e S come Skincare. Tutti i prodotti di Aeos si basano su una skincare in 3 fasi, un approccio olistico lavorando sui chakra e promettono di farci riconoscere noi stesse e le nostre necessità attraverso il colore (per questo ci sono due linee, una azzurra e una rosa, da scegliere in base a quale dei due colori ci attira di più in un determinato momento di vita). La caratteristica, però, che personalmente ho trovato più interessante  è che i prodotti  di questa linea siano certificati Demeter (cioè utilizzino ingredienti provenienti da agricoltura biodinamica) e che, soprattutto, l'azienda abbia una propria fattoria con 500 acri (e perfino con un pozzo con acqua artesiana!) da cui attinge le materie prime per fare i propri cosmetici  tramite un team di farmacisti specializzati (e laddove non è possibile, si rifornisce comunque da aziende agricole biologiche e biodinamiche presenti in tutto il mondo) .



Fra le edizioni limitate ho trovato carine (e, dico, davvero carine) le linee natalizie di Inika e quella Ocean Love di Madara (fatta solitamente in collaborazione con un illustratore, quest’anno il pluripremiato artista lettone Klāvs Loris) che propone una mousse da 100ml utilissima da trasportare in viaggio (è rarissimo trovare un prodotto del genere in questo formato!).





Quest'anno ho conosciuto di persona lo staff di Eterea: non lo nascondo è un’azienda che guardavo con sospetto visto il loro marketing agli inizi del loro lancio, ma che ho imparato ad apprezzare attraverso la qualità di alcuni prodotti acquistati per conto mio. Le referenze sono davvero tante e ho chiesto una consulenza personalizzata per capire quali scegliere e come usarle al meglio (ve ne parlerò nei prossimi mesi). Apprezzo che abbiano un loro laboratorio e sappiano cosa c'è dentro i loro prodotti. Le novità che mi hanno colpito  di più sono state: il Multi Active Booster, un mix di attivi da aggiungere alla propria crema che penso possa essere utile, nel mio caso, abbinato ad una crema molto basica per non stimolare troppo la mia pelle reattiva e il Cleanser della linea Lux, perché ha una consistenza che si trasforma come altri prodotti di altre aziende che ho usato in passato. Carina poi l’idea di un prodotto come il Prodigious Helix Body Active che mi sembra una interessante soluzione per chi soffre di impurità sul corpo come i brufoletti sulla schiena o la follicolite sulle gambe.

Girovagando per caso, ho poi scoperto alcuni stand inaspettati, come, ad esempio, quello di DYP Cosmethic.


Linea sorellina” di Zao make-up, è stata pensata per un target giovane: make-up francese made in Italy, certificato Ecocert. Come Zao ha un sistema refill (ma con prezzi più bassi) ma più colorato in cui si può scegliere la tonalità del proprio bullet preferito da ricaricare (che c’è in tre tipologie al massimo, mi pare). Zao Makeup (di cui adorai il fondotinta compatto), invece, ha creato i refill degli ombretti rettangolari per poter comporre delle palette personalizzate più pratiche con più colori. Sia Zao che Dyp sono linee di make up francese, ma create in un laboratorio italiano (infatti c'è scritto "made in Italy").




L’altro stand di make-up che ha colpito la mia attenzione è stato quello di Zuii Organic, ditta australiana che puntavo da tempo, senza mai avere avuto la possibilità di swatchare le referenze dal vivo. (Peccato che non ci sia stata anche la vendita al padiglione 21! ). La particolarità di questi trucchi è la formulazione a base di veri petali di rosa e succo di bambù: mi sembra qualcosa di molto interessante nel momento in cui, invece, il make-up europeo è standardizzato su formulazioni a base di aloe vera.... In Italia viene distribuita in esclusiva da Bio Beauty Professional (che distribuisce anche Helixium skincare, Naturaltone, The Olim Collection, Aimée De Mars e Be Ital Tech) il cui direttore commerciale, Andrea, è persona davvero competente e preparata su INCI e formulazioni.



Sempre girovagando per caso, ho incontrato lo stand Volo di fiori, azienda a conduzione familiare che distribuisce in esclusiva italiana alcuni marchi ( Laboratoires Biarrizt- Alga Maris, Haut-Ségala, Mint-e-Healt Laboratoires, Berlin Bio Brush, i Fiori della vita). Sono stata contenta di questo incontro perché è stata occasione per ringraziarla di persona visto che quest’estate i titolari mi avevano dato alcune delucidazioni sul corretto utilizzo dei solari di Alga Maris (che ho acquistato e utilizzato quest’anno per la prima volta). Alla fine mi sono fermata per una conversazione davvero piacevole e interessante. Fabrizio e Manuela sono persone carinissime e hanno anche un centro estetico vicino a Udine dove Manuela lavora in prima persona: insegnante di yoga, massaggiatrice, è stata anche una estetista certificata Dr Hauschka. E' una di quelle persone con la quale, a parlarci di ecobiocosmesi e di cura della pelle, si capisce che è una che “Sa” perché ha una visione olistica rara da trovare quando si parla di cosmesi interamente naturale.




Il Sana, infatti, è occasione anche per nuovi incontri e nuove scoperte.
E' stato il caso, ad esempio di Eleonora di Chiò Cosmetici. Nonostante tutta la mia riluttanza rispetto al proliferare negli ultimi anni di linee di prodotti a base di bava di lumaca, è bastato poco per capire che Chiò, pur usando questo ingrediente, non è un’azienda qualsiasi. 



Eleonora alleva in prima persona le lumachine da cui viene presa la bava per la sua linea cosmetica; non ha cercato di soddisfare il proprio desiderio di creare una sua linea cosmetica commissionando una formulazione con un elenco di attivi esotici tanto per differenziarsi sul mercato (e rischiando poi di non ricordarsene neanche i nomi a memoria). Non siamo d'accordo su tutto, però il confronto è stato piacevole e interessante. E' una persona che sa quel che vuole, che ha studiato e studia tanto per conto proprio: ha le sue idee e la sua personalità che dà al suo brand una identità forte. Ad esempio, fra le certificazioni biologiche e il test al nichel, ha preferito investire su quest’ultimo perché, per quanto ci sarebbe molto da parlare sulla questione nickel tested in Italia (ne parlerò presto), è comunque una rassicurazione per clienti allergici circa la sicurezza di nuovi prodotti lanciati sul mercato. Altre caratteristiche di Chiò sono cura del dettaglio e la volontà di creare partnership con altre aziende artigianali italiane come, ad esempio, Elbidesign che fa creazioni con tessuti naturali.


Sempre girovagando fra gli stand ho scoperto un’altra “chicca” di cui non avevo mai sentito parlare: La Cosmottega. Elena e Mariangela sono due ragazze pugliesi con un laboratorio proprio che creano saponi artigianali e alcune altre tipologie di prodotti che mi hanno colpito per il loro INCI spartano. Un loro balsamo labbra (ne hanno fatto anche una versione ad ovetto), ad esempio, è davvero un vero balsamo labbra con gli ingredienti che servono e cioè burro di karité, cera alba, burro di cacao, miele, olio di ricino, olio di oliva.  Per ora stanno puntando su 4 ingredienti “speciali”: olio di semi di canapa, olio extra vergine di oliva, latte d’asina e infuso di foglie Mate. E’ difficilissimo distinguersi sul mercato, loro ci stanno provando con lo slogan “Ricerca, tradizione e un pizzico di passione”. Ho rivisto nei loro occhi l’entusiasmo di alcune ditte ecobio che ho visto nascere e crescere tanti anni fa, una scintilla oramai così rara da trovare, ché gli auguro davvero tutto il meglio.




A proposito di aziende che ho visto nascere e crescere...non potevo non passare da Latte e Luna che ha rinnovato la grafica delle linee, ha lanciato due nuovi prodotti della linea Tarake ( una base mattificante e un filler gel attivo) e oramai dai tempi in cui aveva pochissime referenze, si è ingrandita con due brand Deoly  e Mr. Echo, sotto la casa madre Derma Viridis, laboratorio artigianale di cosmesi naturale. Francesca oramai è una star con cui è difficile perfino parlare! :-)




E sempre a proposito di aziende che sono cresciute negli anni, sono passata allo stand di Essere che ricordo come una delle prime ditte che amai per la cura dei capelli , hanno oramai così tante referenze che c’è da perdersi. Quest’anno hanno lanciato due maschere viso a base di canapa e argilla. Quest'ultimo  è un ingrediente ricco di oligoelementi e quindi tendenzialmente più soggetto ad avere alte percentuali di nichel, per questo mi sembra utile sapere che questi due prodotti, come tutti gli altri dell'azienda, sono nichel tested.


Andando nel reparto alimentari, mi sono imbattuta, invece, in Essensé che nasce come azienda agricola in Liguria e produce lavanda fin dal 1925, ha un laboratorio cosmetico proprio e, oltre a oli essenziali e idrolati (tutti certificati biologici) produce due linee cosmetiche a partire dalle piante delle loro coltivazioni e cioè lavanda, rosa centifolia e rosmarino liguri. Ovviamente gli altri ingredienti in formulazione li acquistano da terzi, ma comunque il prodotto finale è certificato Ecocert Cosmos Organic, quindi secondo i  livelli più alti della certificazione Ecocert: sul totale degli ingredienti il 95% deve essere naturale e almeno il 95% delle sostanze vegetali utilizzate devono essere biologiche. Purtroppo non ho avuto modo di approfondire sul momento, ma gli INCI, pur non essendomi sembrati nulla di straordinario, sono di tutto rispetto. Tante volte, in giro all’estero, si vedono linee su lavanda a km zero  o similari (mi è capitato recentemente in Croazia) con la voglia di portarsi a casa il cosmetico “esotico” di turno, quando invece ci sono aziende italiane che producono gli stessi fiori e creano cosmetici di una certa qualità: tanto vale cercare di scoprirle nel proprio Paese, no? Soprattutto se si tratta di saponi, idrolati o oli essenziali.





Sono passata anche da Naturasi (stavolta per procacciarmi cibarie di sopravvivenza) e lì, nel reparto cosmetico, ho conosciuto la responsabile erborista del Naturasi di Modena (perdonami, non ricordo il tuo nome ma se leggi questo articolo, sono la ragazza di 39 anni con la pelle “lunatica” eh eh) con la quale è stata davvero piacevole parlare perché è stata una di quelle rare persone che ha capito il mio tipo di pelle e con lei ho avuto conferma che alcune linee potrebbero essere interessanti per me da provare in futuro. In particolare, mi sembrano interessanti la linea alla Mandorla prodotta da WeledaOyuna che ha alcune referenze con soli 8 ingredienti e Enolea, prodotte entrambe da Gala


Da Naturasi ho swatchato anche la nuova collezione autunno-inverno di Dr Hauschka
Eccovi gli swatches.Il mascara verde è davvero particolarissimo, non trovate? Swatch qui sotto:



Mi dispiace non essere riuscita a incontrare alcune aziende che mi incuriosiscono e che, secondo me, sono degne di nota, in particolare: Ambadué perché ci rincorriamo da tempo ed è una che fa ricerca sul serio, Palmea perché mi hanno colpito alcuni campioncini provati grazie a Melissa Bioprofumeria, Poesia 21 sopratutto per Lucilla che fa dei disegni che mi mettono di buonumore (e me ne ha regalato uno personalizzato tempo fa), Bio et Caroube perché il loro filler l’ho acquistato e usato ma forse proprio non l’ho capito come prodotto, il Pettirosso Cosmetici perché amo i laboratori artigianali , Masciara perché amo la Puglia, Casa Mencarelli perché solidarizzo con la fondatrice che soffre di sensibilità chimica multipla….sarà per la prossima volta!
Buona vita a tutte e a tutti!

Vi siete perse una puntata di questo mio reportage?


Eccole qui sotto:

PUNTATA 1


PUNTATA 2

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