Recensione Primer Dunsan di Hino Natural Skincare

Chi mi segue su Instagram, sa che ho mostrato spesso questo prodotto in foto nella mia skincare quotidiana e molte di voi mi hanno chiesto pareri o consigli d'uso al riguardo, ma ho preferito tacere e rimandarvi ad un articolo completo che, prima o poi, avrei scritto. Non ho voluto tenere il riserbo a caso: credo che il primer DUNSAN di Hino Natural Skincare sia un prodotto da amare ma credo altrettanto che, per farlo, occorra comprendere bene come e perché usarlo. E' questo il motivo per il quale non si può descrivere in due parole e non ho ritenuto giusto consigliare di acquistarlo senza prima alcune dovute spiegazioni che necessitavano di un articolo.



Quando Hino Natural Skincare ha lanciato sul mercato il primer DUNSAN ero davvero curiosa di provarlo per almeno due motivi:


  • contiene esclusivamente filtri fisici (ossido di zinco e diossido di titanio) non nano, quindi ciò che io ritengo la scelta migliore per me nella formulazione di un solare, soprattutto sul viso, soprattutto per chi, come me, tende al melasma e all'iperpigmentazione;

  • contiene potenti antiossidanti come l'estratto dell'alga Dunaliella salina e l'estratto di Haematococcus pluvialis, ricco di Axastantina, olio di karanja che ha azione condizionante e zeolite che ha azione assorbente. L'astaxantina è, per capirci, la sostanza contenuta nei gamberetti e nel salmone, quella che dona loro il caratteristico colore rosa.  E' un carotenoide ma è anche il più potente antiossidante ad oggi conosciuto, ma non è ancora molto diffuso come ingrediente nei cosmetici. E' un antifotosensibilizzante, cioè previene i fenomeni di ipersensibilizzazione della pelle. 

Le premesse di Dunsan erano ottime e l'ho acquistato appena è uscito in commercio.

Lo confesso, anche io alla scritta "primer" sono entrata un po' in confusione: ma allora non è un solare? ma allora posso usarlo solamente in città? ma allora non è sufficientemente efficace?


Ecco, questa dicitura non deve trarre in inganno. Si chiama "primer" perché può essere usato come step della propria skincare come "trattamento solare urbano", ma nulla vieta di applicarlo anche al mare con qualche piccola accortezza. Bisogna, infatti, evitare di esporsi nelle ore più calde e occorre riapplicare il prodotto ogni due ore (come si farebbe del resto con qualsiasi altro prodotto solare). Non è waterproof. 


In ogni caso, per chi soffre di iperpigmentazione e melasma come me, consiglio di non esporsi MAI alla luce diretta del sole e di utilizzare, oltre alla protezione solare sulla pelle, anche una protezione fisica come può essere un cappello a falda larga.


C'è poi da dire -ça va sans dire- che, come tutti i prodotti di Hino Natural Skincare della linea Probalance, anche DUNSAN è certificato ecobio, nichel tested e si presenta in una confezione aireless. 



La differenza fra i due Dunsan, in primis, è il fattore di protezione che si può dedurre già dal numero correlato (30 SPF e 50 SPF). L'SPF va scelto in base al proprio fototipo (non mi dilungherò a spiegare cosa sia perché c'è ampia letteratura in merito). Hanno poi anche una diversa funzionalità. Entrambi prevengono il photoaging e hanno praticamente uguale INCI, ma diversa formulazione: il Dunsan 30 lavora di più sulla produzione del collagene, mentre il Dunsan 50 sulla produzione di melanina. Inoltre il Dunsan 50 è indicato anche come protezione post cure dermatologiche. 


Prima di effettuare l'acquisto, ho chiesto in farmacia dei campioncini quindi posso fare un raffronto solamente di texture. Contenendo esclusivamente filtri fisici, è normale che l'applicazione del Dunsan 30 sia, per così dire, "più fluida" e piacevole rispetto al Dunsan 50 che ha una protezione solare maggiore. Dovendo scegliere, viste le mie esigenze di pelle che tende a macchiarsi, ho optato per il DUNSAN 50. E' un prodotto che utilizzo oramai da moltissimo tempo e che ho comprato e ricomprato più volte.


E' un prodotto anidro, ma per nulla untuoso. Non è un prodotto "facile" alla prima applicazione perché potrebbe sembrare difficile da stendere o che lasci un po' di scia bianca. Il segreto è, prima di tutto, scegliere i prodotti ai quali abbinarlo. Sconsiglierei di mettere siero+crema + dunsan perché potrebbe fare un effetto pilling. Ottima soluzione, invece, è utilizzare un siero come veicolante (cioè applicando il Dunsan su pelle ancora umida del siero). Io ho trovato ottimo l'abbinamento TELO-AXT + DUNSAN. 


E' un prodotto adatto a tutti i tipi di pelle, ma, in base al tipo di pelle, sarà importante capire con quale altro prodotto abbinarlo.


Ho chiesto maggiori info a chi di dove e vi metto questo schema ideale di combinazioni possibili:


siero+Dunsan;

siero+ Dunsan+ crema (quindi come step intermedio);

siero+crema+ (1puff di Dunsan e 1 puff di fondotinta) come ultimo step.


Pur essendo anidro, non unge e, usato da solo, migliora anche la luminosità della pelle.


Ne basta una quantità piccola, giusto un puff (vista la confezione aireless) da stendere su tutto il viso. 


Io procedo nel seguente modo: scaldo il prodotto fra indice e medio delle due mani e poi faccio delle righe sulle guance e stendo poi il prodotto sul resto del viso. Laddove poi ho macchie, magari ne aggiungo una goccina localmente. All'inizio può sembrare che lasci scia bianca e che possa essere untuoso, invece, una volta ben spalmato e lasciato asciugare, è come se si assestasse: la pelle resta asciutta e non si nota il tipico effetto "fantasmino" dei prodotti con soli filtri fisici.  Dopo poco, quel riflesso "bluastro" iniziale sparisce del tutto e anzi forse è funzionale a dare luce al viso e, in un certo qual modo, a uniformarlo facendo notare meno le discromie. Per tutti i giorni, utilizzato al mattino, per me è un prodotto solare ideale. Io, però, ho la pelle molto chiara quindi non so come possa risultare su pelli più scure della mia. 



Quando mi è capitato di riapplicarlo durante la giornata, invece, ammetto che un po' si nota di più perché,  soprattutto nelle zone come il contorno del naso, è più facile che si accumuli un po' di prodotto. Per questo il DUNSAN non mi convince del tutto come solare da indossare in spiaggia (perché comunque, come tutti i solari, va riapplicato ogni 2 ore), anche se si può usare anche al mare e l'ho comunque usato volentieri durante tutta la scorsa estate. Inoltre, quando sono abbronzata, ammetto che, dopo l'applicazione, noto maggiormente un'aurea un po' biancastra (non saprei come altro definirla perché comunque non si tratta di una scia o strato come lasciano altri prodotti con soli filtri fisici).  


E' comunque possibile aggiungere del fondotinta al prodotto e in questo è un primer in tutto e per tutto, con  la comodità di poterlo combinare al proprio make-up preferito. Nonostante ammetta l'utilità di questo possibile utilizzo, personalmente preferirei che venisse messa in commercio una versione colorata, piuttosto che stare a paciugare con prodotti diversi con il rischio di creare una texture o combinazione di ingredienti che poi creano un mix mal performante sulla mia pelle. Dovrei provare ad aggiungere del fondotinta minerale, ma oramai mal sopporto sulla pelle qualsiasi genere di prodotto decorativo di base (alias make-up) e, infatti, amo il Dunsan anche per questo, come ultimo step della mia skincare da giorno e basta.




Al mattino, infatti, indosso solamente il DUNSAN e un po' di correttore (o al massimo un po' di blush): sento il viso come fosse nudo, senza alcuna untuosità o lucidità e non noto alcun effetto biancastro. Per tutti i giorni è meraviglioso: esco protetta dai raggi UVA e UVB, aiuto i melanociti della mia pelle a lavorare meglio. Mi sento "protetta" e in ordine. Durante il giorno poi "dimentico" di averlo indossato e non ho la sensazione di avere alcun prodotto sulla pelle. Per me il DUNSAN è come una seconda pelle.  


Ovviamente, se si decide di indossare un prodotto solare durante la giornata, soprattutto se con soli filtri fisici, alla sera è ancora più importante lo step di detersione della pelle che non deve essere più aggressivo o necessariamente effettuato con una doppia detersione (prodotto oleoso + detergente schiumogeno), ma semplicemente più accurato. Ad esempio, se prediligete l'utilizzo del latte detergente a risciaquo (ottimo in caso di pelle sensibile) massaggiatelo per bene e magari effettuate una seconda passata aiutandovi poi ad asportare il tutto con una spugna di mare, soprattutto nei punti più soggetti a impurità come mento e angoli del naso. Effettuate infine un bel risciacquo con le mani con acqua tiepida.


Veniamo quindi al discorso per cui, in questo ultimo anno, vi è maggiormente interessato conoscere la mia opinione d'uso di questo prodotto. Parliamo quindi di DUNSAN e "macchie". Bisogna innanzitutto distinguere fra "macchia e macchia" e perciò vi rimando all'articolo dedicato. Bisogna poi considerare che problemi di iperpigmentazione come  il melasma non si curano con un solo prodotto ma con una serie di strategie su diversi fronti (anche su questo avevo scritto un articolo che vi consiglio di leggere prima di proseguire nella lettura di questa recensione). 


Come tutti i prodotti Hino Natural Skincare, anche DUNSAN 50 è stato sottoposto a test che ne documentano gli effetti: un risultato del -25% di sintesi di melanina su test in vivo al 6° giorno di applicazione. I melanociti "impazziti" di chi tende a macchiarsi vengono protetti dalla sollecitazione dei raggi solari tramite i filtri fisici contenuti nel prodotto (che proteggono sia dagli UVA che dagli UVB), ma soprattutto gli antiossidanti presenti permettono alla pelle di non fotosensibilizzarsi. Il principio di un prodotto come il DUNSAN è, infatti, quello di aiutare la pelle a "fare da sé" ristabilendo la sua naturale capacità di reagire correttamente alle sollecitazioni del sole. Questa "filosofia" mi piace moltissimo perché sposta il concetto del "proteggersi dal sole" a quello di "rendere più forte la pelle". 


Vi deluderò, ma il DUNSAN 50 non fa sparire le macchie perché non esiste al mondo un prodotto che riesca a farlo (e l'estate sarebbe comunque il periodo di test peggiore visto che i melanociti vengono continuamente stimolati dall'esposizione solare). Del resto, non è questo che il DUNSAN promette di fare. Posso, però, senz'altro affermare che, per la mia esperienza d'uso, tiene certamente a bada melasma e iperpigmentazione e questo per me è già tantissimo. Contiene già in sé un booster di antiossidanti innovativo e, in abbinamento magari anche ad altri prodotti di skincare con questo tipo di attivi e ad una integrazione anche di antiossidanti per via orale (sotto controllo medico), è stato fondamentale l'anno scorso per evitare che le macchie ancora esistenti (il mio melasma è migliorato tantissimo negli anni) si scurissero troppo o che ne comparissero di nuove.


E' logico che se vi aspettate la performance di un prodotto con filtri chimici, potreste non trovarvi bene con un prodotto del genere. Se, invece, come me, utilizzate esclusivamente solari con filtri fisici (no nano), troverete pieno appagamento in DUNSAN, perché è davvero innovativo e per me oramai è un #compratoericomprato (è l'hashtag che ho lanciato su IG per i prodotti validi a cui siamo affezionati e che ricompriamo volentieri). 


Il prezzo varia in base a dove lo si acquista (sono rivenditori Hino Natural Skincare sia farmacie che erboristerie) perché è possibile trovarlo in offerta, ma oscilla fra i 25 e i 34 euro per 50 ml. Ovviamente fidatevi solamente dei rivenditori autorizzati.

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