Hai presente quei prodotti che utilizzi, ti guardi allo specchio e dici "lo devo recensire" ma poi passano i mesi e non lo fai? Ecco, è passato parecchio tempo da quando ho usato per la prima volta SIRLIGHT di Hino Natural Skincare (la prima confezione mi è stata regalata in amicizia da Giada Caudullo) e poi l’ho l’ho usato nei mesi avendone acquistate altre confezioni, ma non è mai arrivato il momento per parlarne, almeno fino ad oggi.
SIRLIGHT promette di favorire il rinnovamento cellulare, aumentare la luminosità del volto, contrastare la pigmentazione irregolare e andare ad uniformare l'incarnato. Cosa contiene? Acido salicilico, acido lattobionico (molecola della nuova generazione di alfaidrossiacidi), un probiotico (il Lactobacillus ferment lysate filtrate) e regenine (mix di estratti vegetali ottenuti a partire da mele del trentino e limoni siciliani, a cui si aggiungono bucce d’uva biologiche emiliane e crusca di grano biologica della Valle del Po), miscelati in una innovativa soluzione 100% naturale.
Non è, però, il solito "peeling" per almeno due motivi. Il primo è il tipo di applicazione: una pratica salvietta da poter utilizzare su viso, collo e dorso delle mani (dove iniziano le macchie senili). In secondo luogo, la formulazione, frutto di una ricerca di green chemistry (come per tutti i prodotti dell'azienda che fa parte del gruppo Greenremedies) coniuga diverse funzioni: peeling esfoliante, cheratolica, antiossidante. Agisce in modo molto delicato sulla pelle (c'è anche estratto di germe di grano e estratto di pioppo tremulo che hanno azione emolliente), ma ci sono anche estratto di mela, di limone e filtrato di fermento di radice di ravanello (l’azienda, in ottica ecobio, utilizza scarti dell'industria agroalimentare).
Ecco l'INCI: AQUA, ALCOHOL DENAT.*, LACTOBIONIC ACID*, SALICYLIC ACID*, LACTOBACILLUS FERMENT LYSATE FILTRATE*, LEUCONOSTOC/ RADISH ROOT FERMENT FILTRATE*, POPULUS TREMULOIDES BARK EXTRACT*, CAPRYLYL/ CAPRYL GLUCOSIDE*, LACTIC ACID, SODIUM LACTATE, TARTARIC ACID*, PYRUS MALUS FRUIT EXTRACT*, CITRIC ACID*, CITRUS LIMON FRUIT EXTRACT*, TRITICUM VULGARE BRAN EXTRACT*, VITIS VINIFERA SKIN EXTRACT*, PARFUM, SODIUM BENZOATE, POTASSIUM SORBATE, LINALOOL°.
*Materia prima di origine naturale
°Naturalmente presente nella fragranza
Hino Natural Skincare si è sempre distinta per l'innovazione e la ricerca e questa volta ha creato delle salviette usa e getta che hanno una doppia funzione: usate nel lungo periodo, all'interno di un protocollo antimacchie, contribuiscono a mitigare e prevenire questo tipo di imperfezioni; invece, se usate una tantum, funzionano da peeling all'occorrenza, per un effetto luminoso.
Usa e getta sì ma sempre nel rispetto dell'ambiente: la salvietta, una volta utilizzata, può essere gettata nel wc essendo biodegradabile (la bustina che la contiene, invece, no).
Sirlight è un prodotto certificato ecobio, nichel tested (anzi heavy metal tested), dermatologicamente testato.
Promette di schiarire tutti i tipi di macchie (melasma, solari, post infiammatorie) e dare un effetto illuminante alla pelle del viso ma -ripeto- va utilizzato nel lungo periodo, secondo una data frequenza e inserendolo all'interno di un protocollo di prodotti abbinati fra loro.
Hino Natural Skincare, infatti, non vanta risultati che non può dichiarare se non dopo appropriati test. Pertanto con l’uso di Sirlight l’azienda promette sì il +28% di schiarimento delle macchie e + 31% di aumento della luminosità della pelle ma avendo verificato queste percentuali su un campione di donne fra i 30-35 anni e dopo 56 giorni di trattamento con applicazione 3 volte a settimana.
Nel protocollo antimacchie suggerito dall’azienda, infatti, si consiglia di utilizzare Sirlight tre volte a settimana (cominciando da un'applicazione a settimana per abituare la pelle). Occorre poi abbinare l'uso delle salviette ai prodotti della stessa linea sia perché, dopo l'azione esfoliante per quanto delicata, occorre un prodotto lenitivo come la Gentle Cream, sia perché la pelle, una volta "rinnovata", negli altri giorni della settimana, va stimolata a "fare da sé" con dei prodotti antiossidanti: TELO-AXT al mattino e la combo Q-serum+Rejuvenation cream nelle sere in cui non si applica Sirlight+ Gentle Cream. Occorre poi, le mattine successive all'applicazione di Sirlight, proteggere la pelle con un prodotto solare (DUNSAN), come è prassi dopo aver utilizzato un prodotto esfoliante.
Dopo avervi illustrato tutte le caratteristiche di Sirlight, vi parlo ora della mia esperienza diretta.
Solitamente io non amo i prodotti "usa e getta" (motivo per cui non amo neanche le maschere in tessuto), perché non riesco a farmene un'opinione completa con una sola applicazione e il rapporto quantità/prezzo solitamente non mi soddisfa. Non è questo il caso perché queste salviette, pur essendo confezionate una ad una, non sono vendute singolarmente bensì in una confezione che ne contiene 20: ciò permette di testarle nel tempo e farsene un'idea che non sia solo di texture o di applicazione. Per questo mi sono piaciute, pur essendo "usa e getta".
Solitamente la mia pelle non ama i peeling perché, sulle macchie (da melasma), rischiano di fare effetto rebound: cioè, dopo un apparente miglioramento, al primo raggio di luce solare, tornano più scure di prima. Questo accade con tutti quegli ingredienti che possono essere aggressivi su una pelle sensibile perché all'origine della macchia, fra le varie cause, c'è l'infiammazione della pelle. A tale proposito, vi invito a leggere gli articoli che ho dedicato alla mia esperienza con melasma e macchie: https://esidaruc.blogspot.com/2020/04/come-curare-le-macchie-in-modo-naturale.html
Quindi, in generale, preferisco azioni esfolianti delicate nel quotidiano o leggeri peeling chimici che sono più gentili sulla pelle rispetto a quelli fisici (che, invece, hanno un'azione meccanica solitamente più aggressiva). Non amo poi né l'acido salicilico né gli alfaidrossiacidi: li trovo tendenzialmente aggressivi sulla mia pelle. Pertanto temevo un prodotto come Sirlight, anche perché avevo notato la presenza di Alcohol al secondo posto dell'INCI che, per quanto di derivazione naturale, non mi dava tranquillità (nella maggior parte dei casi è un ingrediente mal tollerato da pelli che tendono ad essere reattive).
Avevo, però, piena fiducia nell'azienda perché se lancia in commercio un prodotto è perché ha superato numerosi test. C'è poi da dire che un conto è l'INCI e un conto è la formulazione quindi talvolta bisogna anche affidarsi al segreto industriale di aziende che dimostrano serietà nella ricerca scientifica, non fermandosi alla lettura di un ingrediente che spaventa in se stesso e provare un prodotto nella sua complessità vedendo come reagisce la propria pelle.
L’azienda dichiara che Sirlight è ben tollerato dalla pelle più sensibile perché si coordina con preziose molecole d'acqua conferendo idratazione e tollerabilità alla formulazione e ha attivi amici del microbioma. Ciò mi ha rassicurata.
Così mi sono lanciata nella prova.
Nessun commento