Ho scoperto Palmea già qualche anno fa grazie ad alcuni campioncini che mi erano stati dati da Melissa Erboristeria a Torino (un luogo magico che vi invito ad andare a visitare se capitate in zona), ma poi, per una serie di casi fortuiti, non ero mai riuscita a passare allo stand che la ditta aveva al Sana per conoscerla da vicino.
Palmea è una ditta italiana, fondata da Nazzareno Ciampino e Silvana Traini aa San Benedetto del Tronto, che produce ecobiocosmesi a partire da un ingrediente tipico della loro zona, il dattero, frutto tipico delle numerose palme tipiche del paesaggio affacciato sul Mare Adriatico.
Tutti i prodotti sono certificati Icea Ecobio, sono nichel tested e sono anche vegani.
Nasce così una linea di trattamenti viso e corpo, in collaborazione con l'Università di Bologna e di Ferrara, e un "Metodo Palmea" che si basa su tre fasi: detersione, idratazione, protezione.
Per chi come me ha già un minimo di dimestichezza con i principi di una corretta skincare può non sembrare nulla di nuovo, ma a me comunque incuriosiva la terza fase, quella di "protezione":
In assenza di filtro UV, protegge in maniera naturale la pelle dai danni creati dai raggi solari, bloccando i processi di degenerazione innescati dai RADICALI LIBERI. Il betacarotene, il Coenzima Q10, la vitamina A ed E proteggono e stimolano nuova produzione di collagene. Palmea non contiene filtri chimici o fisici, ma dona protezione naturale.
Visto che la politica aziendale prevede giornate d'incontro con una visagista specializzata presso i loro rivenditori, ho sempre avuto l'impressione che i loro prodotti fossero di quel tipo che non ha senso provare singolarmente o con il fai da te (un po' come sono quelli di Dr Hauschka) , ma che si riesce ad apprezzare solamente all'interno di un'intera skincare personalizzata, anche perché ci sono diverse linee e non è facile orientarsi da sole. Così avevo rimandato e rimandato l'acquisto, in attesa di partecipare ad uno di questi appuntamenti.
Durante le vacanze natalizie, complice un po' di tempo a disposizione e il fatto che avevo puntato la loro linea antimacchie ( che poi ho effettivamente acquistato e provato durante tutto il periodo del lockdown e oltre, ma preferisco parlarvene più avanti..), mi sono messa di impegno a studiare meglio i prodotti, leggere bene gli INCI e capire quali referenze potessero fare al caso mio (hanno, fra l'altro, un ottimo servizio clienti via email).
Dopo aver provato la linea antimacchie, ho deciso di dare fiducia all'azienda e acquistare una routine firmata Palmea anche per l'estate. Ho scoperto così l'esistenza del Rituale Supremo, che poi è il cuore del Metodo Palmea perché è quel prodotto- step, dopo detersione e tonificazione, che prepara la pelle agli step-prodotti successivi. E', infatti, adatto a tutti i tipi di pelle.
Il Rituale supremo é la chiave per avere pelle idratata, luminosa e visibilmente nutrita, è un concentrato all’80% di principi attivi, che protegge e scherma la pelle dai radicali liberi. Questo prodotto ha una formulazione molto leggera che permette il completo assorbimento a livello del derma, stimolando la circolazione sanguigna e regolando la funzionalità cutanea.
Il Rituale è arricchito di oligoelementi in biofermento (magnesio, zinco, ferro e rame), elementi fondamentali per il corretto funzionamento cellulare.
La vitamina C presente all’interno del Rituale Supremo stimola la sintesi del collagene e assorbe i raggi UVA e UVB donando al siero un’azione foto protettiva e preventiva nei confronti delle macchie solari. Il betacarotene inoltre, permette un’abbronzatura uniforme e migliora la protezione della pelle durante le esposizioni solari.
Principi attivi: dattero, ribes nero, vite rossa, papaia fermentata, oligoelementi (rame biofermento, ferro biofermento, magnesio biofermento, zinco biofermento).
Siccome, purtroppo, soffro di macchie e melasma (sull'argomento ho scritto un paio di articoli di approfondimento), sono sempre alla ricerca di prodotti che più che "schiarire" possano proteggere la mia pelle aumentandone la naturale capacità di difesa dagli agenti esterni, visto che ho un tipo di pelle tendenzialmente molto sensibile e con crisi di "allergia" dovute a fattori interni del mio organismo.
Quindi questo prodotto sembrava fare al caso mio.
Le caratteristiche che più mi incuriosivano erano due: il fatto che fosse arricchito da oligoelementi in biofermento (ne ho parlato anche altrove sul blog, a proposito di alcuni prodotti che ho scoperto negli USA: i "fermentati" sono una manna per mantenere l'equilibrio del microbiota della pelle!), gli attivi presenti per potenziare la naturale capacità della pelle di proteggersi dai raggi UVA e UVB (ovviamente ciò non vuol dire che non bisogna applicare una crema solare nel momento in cui ci si espone alla luce diretta dei raggi solari!). Fra l'altro, questo prodotto contiene anche vitamina C!
Inoltre, ho notato subito che l'INCI, anche se ricco di attivi, mantiene una sua "essenzialità" ed è una caratteristica che solitamente apprezzo nei cosmetici:
aqua, isoamyl cocoate, glycerin, cetearyl olivate, sorbitan olivate, xanthan gum, carica papaya, caprylic/capric triglyceride, Phoenix dactylifera seed extract*, Phoenix dactylifera fruit extract**, vitis vinifera fruit exctract*, ribes nigrum extract*, simmondsia chinensis oil*, tocopherol, saccharomyces/copper ferment, saccharomyces/ iron ferment, saccharomyces/magnesium ferment, saccharomyces/ zinc ferment, palmitoyl proline, phenethyl alcohol, ethylhexyl glycerin, magnesium palmitoyl glutamate, sodium palmitoyl sarcosinate.
* provenienti da agricoltura biologica
** provenienti da San Benedetto del Tronto
La confezione è in una bottiglietta di vetro con contagocce. La texture del prodotto è simile ad un siero, ma direi che sembra quasi un latte piuttosto liquido (vi avevo mostrato la texture nelle stories di IG @esidaruc: seguitemi anche lì se volete aggiornamenti sui prodotti e le mie routine!). Ne bastano poche gocce per dare la giusta idratazione a tutto il viso.
La mia pelle "lo beve" letteralmente. Lascia poi una momentanea e transitoria sensazione di "appiccicoso" che svanisce subito dopo, una volta che il prodotto si è assestato sulla pelle.
Confesso che spesso, complice il caldo e anche alcune "bizze" della mia pelle, soprattutto a causa dell'uso della mascherina, non ho applicato altro sulla pelle.
Altre volte ho abbinato a questo siero il Fluido Antiage sempre di Palmea (che ho potuto testare per un periodo abbastanza lungo, avendone a disposizione un paio di campioncini ed essendo necessaria una minima quantità per tutto il viso): la combinazione mi è piaciuta moltissimo sulla mia pelle che ha bisogno di idratazione, ma anche di non essere "soffocata" da troppi ingredienti o strati di prodotti (abbinandolo, ad esempio, ad un camioncino della crema sempre di Palmea per pelli normali-miste, era già "troppo"). Alle volte ho amato questo prodotto anche in combinazione con due-tre gocce di un olio o di un campioncino di Repair viso di Latte e Luna che avevo in scorta (c'è un vecchissimo articolo su questo prodotto che ho riscoperto recentemente!). Ovviamente parlo per me che conosco bene il mio tipo di pelle e so riconoscere ingredienti e prodotti che fanno al mio caso anche in autonomia, ma l'ho trovato davvero un prodotto passe-partout!
Una confezione ha un suo costo (quasi 40€ per 30ml), ma dura un paio di mesi con uso quotidiano e, in estate, con qualche piccola aggiunta di poche gocce di un semplice olio o una crema come step successivo, secondo me, soddisfa davvero le necessità di qualunque tipo di pelle.
Personalmente ho avuto la sensazione che questo Rituale Supremo è come se "rimettesse" in ordine la pelle dandole un giusto equilibrio di base e questo mi è bastato per ricomprare già la seconda confezione.
Per quanto riguarda il discorso "macchie", se vi state chiedendo se questo siero eviti che compaiano, devo deludervi: non esiste un prodotto che abbia questa funzione (fra l'altro questo non la promette neanche a livello di marketing!) e se siete soggette a svilupparle è difficile debellarle del tutto, ma, fra le azioni sinergiche che si possono attuare per mitigarle e prevenirne di nuove, è buona norma scegliere cosmetici che tengano i melanociti "impazziti" il più tranquilli possibili e che favoriscono le normali difese della pelle mitigandone la reattività (cosa ancor più difficile in estate visto il sole, il caldo e il sudore). Da questo punto di vista, questo mi è sembrato un ottimo prodotto (ma, ovviamente, abbinandoci anche tutta una serie di altre azioni sinergiche).
Ve ne ho parlato negli articoli di approfondimento sulla questione: debellare le macchie o la tendenza a svilupparle è il segreto del Santo Graal e quindi tendenzialmente impossibile. Si può, però, fare qualcosa per migliorare la situazione. In particolare, aiuta molto scegliere una skincare che mantenga il più possibile in ordine l'equilibrio idrolipidico della pelle e favorire la corretta salute del microbiota della pelle (oltre a quello dell'intestino!) .... ma magari ne parlerò più approfonditamente quando vi racconterò la mia skincare estiva, che ne dite? Chissà;-)
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