Cose che sto imparando #11: pelle asfittica addio?


Molte che mi seguono sono approdate su queste pagine per il racconto che ho fatto, oramai parecchi anni fa, del mio rapporto e cura della mia (all'epoca) pelle asfittica. E' da un po' di tempo a questa parte che sono indecisa se cancellare o lasciare quegli articoli, perché ricevo ancora, come sempre, diverse mail da ragazze che mi scrivono a partire da quelli (e che ringrazio per la stima e la fiducia). Per ora ho optato per lasciarli anche se ritengo doveroso un articolo perché alcune cose non le condivido più pienamente per diversi motivi:

- La mia pelle è cambiata. In meglio, per fortuna,  sotto il profilo dell'essere "asfittica": pur tendendo ad esserlo (perché di base è reattiva, dal momento che sono un soggetto allergico), di fatto non lo è più. In peggio, ahimé, perché sono passati diversi anni e quindi sono subentrate le problematiche tipiche di una pelle che ora è più matura e ha esigenze diverse rispetto ad allora.

- Negli anni ho imparato a leggere gli INCI individuando gli ingredienti che fanno maggiormente al caso mio. Ad esempio oggi, pur continuando a sostenere il protocollo "dieta della pelle" di cui ho parlato spesso sul blog e il fatto che sospendere tutti i prodotti in favore di tre al massimo  per un periodo anche lungo di tempo sia una manna per una pelle "impazzita" che non sa più se essere "secca" o "grassa" o entrambe le cose in contemporanea, non consiglierei più, ad esempio, l'utilizzo del gel d'aloe. Il concetto giusto era sì ridurre la dieta ad un solo prodotto, ma oggi so che l'aloe è una sostanza tendenzialmente allergizzante, pur essendo naturale, e che quindi non va bene per tutti i tipi di pelle (la mia, ad esempio, lo tollera poco) ed è spesso di bassa qualità (vedi l'abuso che ce n'è nell'INCI dei prodotti di grande distribuzione). Oggi prediligerei , invece,  un siero a base di acido ialuronico (di qualità), per chi lo tollera (ci sono anche tipi di pelle che trovano ostico questo ingrediente: come al solito è tutto molto soggettivo).

- Nell'ultimo decennio che è, più o meno, il medesimo periodo che corrisponde al mio passaggio all'utilizzo di prodotti interamente naturali (come vola il tempo!) sono nate moltissime aziende  ecobiologiche e ci sono oramai tantissimi prodotti anche nella grande distribuzione. Ciò non vuol dire necessariamente che la qualità sia migliorata (anzi!), ma certamente c'è una maggiore scelta e la possibilità di orientarsi su diverse tipologie di prodotti e attivi presenti in essi.
Le nuove frontiere anche della dermatologia che hanno scoperto il potere dei prodotti anidri, cioè privi di acqua, è stata anche un'altra conoscenza importante per me nella mia personale ricerca di prodotti il più dermoaffini possibili. Oggi, ad esempio, anche l'uso di un unico prodotto a base di oli e burri, cosa che anni fa temevo pensando potesse essere troppo "pesante" per una pelle problematica come la mia, ho scoperto, invece, che può essere una buona scelta per riequilibrarla.

- Sempre nel blog, nei primi articoli, parlavo dei prodotti di alcune aziende e spesso ricevo mail riguardanti quelle come se quei prodotti fossero la panacea. Ne avevo già parlato in un precedente articolo, ma forse è necessario ribadirlo ancora una volta. Mi dispiace deludervi ma non solamente non lo sono (la panacea) e, anzi, oggi non li utilizzo e forse non li utilizzerei. L'ho già detto altre volte, sfatiamo un mito che si è creato erroneamente a partire dal mio blog:  i prodotti del Dr Hauschka non sono la soluzione alla vostra pelle asfittica (sono comunque validi anche se non tanto singolarmente ma più efficaci all'interno di un'intera routine di skincare monomarca studiata apposta per voi da un'estetista specializzata di questa azienda, di quelle che fanno giornate dimostrative in tutta Italia) . Per me furono utile perché ero ignara di tutto (anche del fatto che molti problemi di pelle mi derivavano da problemi allergici),  fu uno dei miei primi approcci al mondo della cosmesi interamente naturale ed è stato importante per imparare una discliplina nell'utilizzare pochi prodotti e addirittura non mettere nulla alla sera, dopo il tonico (una regola cardine nella filosofia del Dr Hauschka). Il principio da imparare era una skincare interamente naturale e "spartana" per la mia pelle intossicata da troppi prodotti diversi fra loro, da proseguire costantemente per almeno 28 giorni (il ciclo di rinnovamento della pelle), senza farsi prendere dalla bulimia di trovare il prodotto risolutivo in poco tempo (uno dei primi errori di chi ha la pelle asfittica). Il punto quindi non è l'azienda in sé che, per altro, essendo straniera è anche costosa (io all'epoca la acquistavo su un sito tedesco che faceva mega sconti) e, tutto sommato, ritengo che non sia fra le migliori in commercio. I prodotti sono importanti, ma lo sono ancora di più le abitudini di skincare e l'atteggiamento che si ha, come ho avuto modo di scrivere nell'ultimo articolo sull'argomento.

- Ricordate sempre che le mie conoscenze, anche quelle attuali, non sono verità assolute e probabilmente ci saranno nel mio blog affermazioni sulle quali ci sarebbe da ridire. Ben vengano i contributi (se ben argomentati e correlati a cognizioni scientifiche) e anzi preferisco il confronto anziché stare qui a pontificare regole sulla cura della pelle come mi capita di leggere su Instagram, dove le sentenze non danno modo di argomentare e spiegare concetti che, se applicati male, fanno più danno che altro.
Io oramai sono molto più consapevole e, come sempre, cerco sempre di approfondire, studiare, leggere più fonti, soprattutto quelle che ritengo più autorevoli nel settore, anche se ho ancora molto da imparare.
Purtroppo però ci sono tanti falsi miti. Io stessa ci sono caduta. Vi faccio una confessione: mi rovinai il film idrolipidico per fare la maschera per i punti neri con la carta igienica e l'albume d'uovo...una follia, a ripensarci oggi! (quando, invece, per i punti neri bisogna fare tutt'altro, scoprii poi).
Se ai tempi in cui esistevano solamente i blog e youtube si era soggette a trappole come queste, oggi con Instagram è ancora più facile perché vanno di moda i post a "sentenza" con minidecaloghi di regole riassunte in poche righe e trovo che questo sia molto più pericoloso di un tempo, perché mentre quelle erano trappole facilmente smascherabili dopo un po' di pratica sui meccanismi di internet (ero ingenua anche da questo punto di vista), i nuovi social rendono ancora di più le informazioni semplificate e semplicistiche (anche laddove ci sarebbe una complessità da spiegare) e i profili apparentemente autorevoli (anche quando non lo sono) perché diventa più importante la forma che la sostanza dei contenuti e di profili così ne nascono come funghi.
Questa rubrica "cura della pelle", quindi, tenete presente che è e resterà sempre un diario in divenire della mia esperienza, non altro.
Per questo, ancora oggi, faccio fatica a parlare della mia attuale skincare, perché non voglio essere emulata pedissequamente.

- Io stessa non considero mai "Bibbia" i blog, se non per un confronto con quelli gestiti da persone che dimostrano competenza ed esperienza e che vanno oltre al mero marketing delle recensioni prodotti. Le diagnosi fatele fare solamente ai medici che vi visitano di persona. Riguardo ai prodotti, capisco che le novità portino desideri, è la logica del consumismo e delle aziende anche di biocosmesi, ma ricordate il mio motto: "ciò che può andare bene per me, può non andare bene per te".
Questo diario, quindi, mi auguro continui ad essere solamente uno stimolo e uno spunto per voi, ma per poi trovare voi la vostra strada in fatto di pelle e di cosmesi interamente naturale, con al massimo la possibilità, tramite me, di accorciarvi un pochino la strada, visto che a certe cose, purtroppo, io ci sono arrivata dopo molto tempo, tanti errori, mille ricerche e confrontandomi con diversi esperti.
Questo è solamente ciò che ho imparato io: la pelle ha bisogno di pochi prodotti (e spesso di pochi ingredienti) di qualità, ma in primis di uno stato psicofisico di salute perché, in quanto organo emuntore, è lo specchio di come stanno gli altri organi interni, di cosa mangiamo (vedi intestino, cibi sani o industriali, intolleranze alimentari), di quale stile di vita facciamo (se viviamo al chiuso o all'aria aperta, se fumiamo, se dormiamo a sufficienza), del nostro sistema endocrino (vedi ciclo mestruale, ovaie e ormoni), del nostro sistema immunitario e, infine, della cosa più importante di tutte: di quanto stiamo sorridendo nella nostra vita, che non vuol dire essere felici, ma sforzarci il più possibile di cercare dentro noi stesse quella leggerezza e quell'ottimismo che ci permettono di avere la serenità giusta per affrontare tutto il resto. Tranquille, non sono affatto zen né tantomeno una di quei life coach (altro fenomeno di Instagram) che vendono ricette di felicità: lo dico a voi per dirlo anche a me stessa, per rendere un mantra da ricordarmi  quello che, invece, ogni volta noto con il medesimo sciocco stupore quando la pelle (e non solo) va decisamente meglio tutte le volte che cerco di affrontare le cose diversamente hihihi

Buona vita e buona cura della pelle a tutte!




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