"Scegli un lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche un giorno della tua vita" Confucio
Ci sono storie in cui il professionale si intreccia così tanto con il personale che dietro un sapone può esserci molto di più che un semplice prodotto da vendere, ma quasi una creatura artistica.... perché del resto l'artigianato non è un forma d'arte, un'espressione di sé?
Ci sono storie in cui il professionale si intreccia così tanto con il personale che dietro un sapone può esserci molto di più che un semplice prodotto da vendere, ma quasi una creatura artistica.... perché del resto l'artigianato non è un forma d'arte, un'espressione di sé?
Non a caso nel "chi siamo"di questa azienda si parla di "processo creativo" (quello che va dalla formulazione dei prodotti, al reperimento delle materie prime direttamente dai produttori locali, alla realizzazione e commercializzazione) che è seguito in prima persona, conoscendo per nome i produttori delle materie prime utilizzate, controllando la qualità dei cosmetici in ogni fase della produzione; pensando alla responsabilità ambientale ma anche sociale con esperimenti di recupero di terreni incolti, coinvolgendo giovani agricoltori per la produzione di materie prime; scegliendo di distribuire i propri prodotti evitando la grande distribuzione, tramite piccoli negozi di quartiere "dove è possibile incontrare persone vere, che possano consigliare al meglio secondo le esigenze del cliente, ma soprattutto sono luoghi umani, gestiti da persone che credono innanzitutto in un mondo più green".
A ben rileggere le interviste finora pubblicate in questa rubrica nella quale cerco di raccontare chi c'è dietro le aziende di cosmesi interamente naturale, credo che, alla fine, stia emergendo quello che auspicavo: in poche semplici risposte traspare molto della personalità di ciascuno/a degli intervistati, senza che io debba aggiungere granché nell'introduzione, anzi, preferisco, soprattutto questa volta, non aggiungere nulla di più.
Credo che nel delicato pudore, nella non velata timidezza con la quale Simone Dimitri ha raccontato di sé e della sua azienda, si evinca molto di quello che può esserci dietro Mirodia.
Dei suoi saponi vi ho già parlato ( trovate un approfondimento su un articolo dedicato ai saponi solidi in generale); le linee cosmetiche devo ancora provarle.
A ben rileggere le interviste finora pubblicate in questa rubrica nella quale cerco di raccontare chi c'è dietro le aziende di cosmesi interamente naturale, credo che, alla fine, stia emergendo quello che auspicavo: in poche semplici risposte traspare molto della personalità di ciascuno/a degli intervistati, senza che io debba aggiungere granché nell'introduzione, anzi, preferisco, soprattutto questa volta, non aggiungere nulla di più.
Credo che nel delicato pudore, nella non velata timidezza con la quale Simone Dimitri ha raccontato di sé e della sua azienda, si evinca molto di quello che può esserci dietro Mirodia.
Dei suoi saponi vi ho già parlato ( trovate un approfondimento su un articolo dedicato ai saponi solidi in generale); le linee cosmetiche devo ancora provarle.
Un'azienda non è e non può essere solamente business quando nasce da un laboratorio artigianale di questo tipo, quando è un progetto di vita.
E allora forse sì, in questo caso, a ragion veduta, si può parlare di "poetica" anche per quanto riguarda la produzione di un cosmetico interamente naturale?
Quale è il tuo prodotto cosmetico preferito?
Anche non essendo stato il primo frutto delle mie sperimentazioni, sicuramente il sapone ha per me un valore affettivo speciale.
La creazione di un sapone mi permette di mettere mano tra i segreti della natura, di collaborare alla trasformazione della materia, di poter infondere in essa sensazioni e storie che spesso ho difficoltà a trasmettere a parole, per questo mi ha affascinato dalla prima volta.
In più, per me il momento del bagno è davvero un momento speciale, di purificazione e centratura, in cui il sapone ha ovviamente un ruolo cruciale, insieme all’acqua.
E il tuo prodotto make-up?
Non faccio uso di make up, mi piace in generale un make up che valorizza l’unicità della persona che lo porta.
Quale è la tua attuale skincare?
Non ho una routine stabile, mai avuta in realtà. Mi piace cambiare spesso, adeguandomi alle esigenze che sento di volta in volta.
Il prodotto che mi segue più spesso, avendo una pelle delicata che tende a seccarsi o irritarsi facilmente, è la mousse Febo.
Come è nata la tua passione per la cosmesi naturale?
Qui è molto difficile sintetizzare...Fondamentalmente la mia passione, sfociata poi anche nella produzione cosmetica, è nata da e per il contatto con la natura in senso lato. Da molto giovane ho scoperto il mondo delle piante officinali e pian piano dalla conoscenza teorica ho voluto approcciarmi ad una pratica che è fiorita, appunto, anche nella produzione di cosmetici naturali.
Quando hai deciso di farne un mestiere e perché?
Ho deciso di farne un mestiere intorno ai vent’anni credo, innanzitutto perché sentivo l’esigenza di trasferire nella vita ‘’reale’’ quello che fino a quel momento era un percorso personale molto intimo e, in seconda istanza, per comunicare ad altri la bellezza che trovo in natura.
Su questo si innestano poi tutti i temi di sostenibilità e contatto col territorio. Volevo offrire la possibilità di scegliere prodotti sani, ecologici, quanto più possibile coerenti con la mia visione di sinergia con la natura.
Cosa non manca mai nella tua lista della spesa?
Frutta, verdura (che in realtà in buona parte è prodotta da mio fratello con metodi naturali) e le mitiche frise* sia di grano che di orzo.
* prodotto tipico salentino, una sorta di pane biscottato da ammorbidire in acqua e condire a piacere. Era il pasto principale dei nostri contadini e pescatori.
Le tue tre aziende ecobio preferite?
Questa è una domanda che mi mette in difficoltà, ammetto di non avere grande conoscenza dei marchi in circolazione. Un’azienda che mi ha sempre colpito molto è sicuramente Remedia.
I tre blog o canali you tube di cosmesi che segui di più?
Sinceramente non ne seguo nessuno.
Tratto distintivo della tua azienda?
La poetica che cerco di infondere nei miei prodotti, dall’ideazione/formulazione, alla
preparazione vera e propria e poi l’artigianalità dei processi e la semplicità dei preparati.
INCI o certificazione?
Domanda complicata. Direi innanzitutto INCI, ma soprattutto conoscenza e ricerca personale, libertà dalle strategie di marketing (che passano anche tramite le certificazioni) perché non credo sia sano delegare ad un bollino la validità delle proprie scelte, ma ovviamente alcune certificazioni possono aiutare il consumatore, a patto che siano usate con etica.
Cosa sognavi di fare da grande?
E’ un sogno che coltivo ancora adesso, quello di trovare persone con cui condividere, prendersi cura di un pezzo di terra, essere autosufficienti nei limiti del possibile.
Il tuo motto di vita?
Tutto cambia
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Mirodia
Via Europa 8, Calimera (LE)
0832/1817240
Sito: www.mirodia.it
Email: info@mirodia.it
Che bello vedere ragazzi giovani avere le idee così chiare e fare una scelta di vita fatta di passione ed amore per il proprio terrotorio! L'artigianalità italiana va sostenuta, ancora più quando è fatta da giovani che mettono amore in ciò che fanno! Prima o poi proverò la loro linea cosmetica.. ahimè non sono amante dei saponi �� un bacione Silvie
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