Quando il capello è completamente disintossicato da prodotti
siliconici (e quindi sarete nella fase in cui probabilmente vi sembrerà nel
peggior stato possibile rispetto a prima del passaggio all’ecobio), allora
potrete iniziare a fare degli impacchi pre-sciampo che servono proprio a ridare
nutrimento ai vostri capelli, ora sono pronti a riceverlo.
I siliconi, infatti, non fanno altro che avvolgere i capelli
di un apparente stato di bellezza, ma poi sotto quell’aspetto superficiale, il
vero stato dei capelli è fortemente indebolito come potrete notare dopo la
disintossicazione. E’ arrivato il momento di nutrirli.
Premetto e specifico che io ho i capelli fini e ricci,
tendenzialmente secchi e non li ho mai tinti.
In generale comunque prodotti ecobio vanno bene anche a
chi ha i capelli tinti perché è un modo
per nutrirli profondamente, anche se l’ideale sarebbe evitare decolorazioni di
qualsiasi genere e tinte chimiche, privilegiando colorazioni con sostanze
naturali come l’hennè.
Sul discorso erbe tintorie sono ancora piuttosto ignorante,
per cui preferisco rimandarvi ad altre fonti più competenti.
IMPACCO A BASE DI OLI
Solitamente l’impacco pre-sciampo che faccio più spesso
(almeno 1 volta a settimana o ogni dieci giorni) perché è piuttosto pratico e
facile, è quello a base di oli: consiste
nel combinare 2 o più oli in quantità variabili da applicare sulla lunghezza
dei capelli (mai sulla cute) leggermente inumiditi con acqua. Passo poi la
spazzola e lascio in posa per un tempo che può variare da minimo mezz’ora sino
ad una notte intera, per un’azione ancora più ristrutturante. Passato il tempo
di posa, si passa poi ad un normale sciampo (due passate solitamente) e al
balsamo solo sulle punte.
Elenco qui di seguito gli oli che ho finora usato:
OLIO DI JOJOBA. E’ un ottimo olio per capelli (molti sciampo e
balsami lo contengono non a caso). Non
lo uso solo per impacchi: essendo un olio piuttosto leggero ne utilizzo anche
pochissime gocce sulle punte dopo il lavaggio sui capelli bagnati e tamponati con
un asciugamano, passo poi un po’ di phon per farlo ben penetrare, prima di
passare all’asciugatura vera e propria. Ha un odore delicato e un po’
indefinito. E’ mediamente costoso. Uno molto buono è quello dell’Apeiron.
L’olio di jojoba è indicato anche per lo strucco* e come riequilibrante della
produzione di sebo, perché non è vero che se si ha una pelle mista non vanno
usati oli, anzi. (se ne possono applicare 3-4 gocce la sera su pelle pulita e
umida prima di andare a dormire).
OLIO DI COCCO. E’ uno dei miei preferiti perché ha un odore
paradisiaco e serve anche per stemperare l’odore più forte di altri tipi di oli
. D’inverno è più solido e quindi va sciolto tra le mani, d’estate si presenta
in forma liquida. E’ reperibile principalmente online o in bioprofumerie. I migliori che ho usato finora sono Akamuti e
Kadhi. Una piccolissima quantità la uso come l’olio di jojoba solo sulle punte
prima di asciugare i capelli (credo che questo procedimento, in gergo si chiami
leave-in) perché mi piace molto l’odore. Anche l’olio di cocco è un ottimo olio
per struccarsi*.
OLIO DI MANDORLE DOLCI. E’ un jolly che uso moltissimo come
base per gli impacchi pre-sciampo anche perché è di facile reperibilità e non
ha un costo eccessivo, quindi posso abbondare un po’ nella quantità rispetto ad
altri tipi di oli. Uno ottimo e a un buon prezzo è quello dei Provenzali
(esiste anche profumato alla Magnolia e al thé verde), facilmente reperibile.
E’ un ottimo elasticizzante anche per la pelle, usato soprattutto in
gravidanza. Sulla pelle del viso, invece, usato puro può essere comedogeno; ben
diverso se è nella composizione di creme, a seconda della percentuale presente.
OLIO DI RICINO. E’ un vero toccasana per i capelli, ma ha un
grande difetto: il cattivo odore. Per questo preferisco sempre mescolarlo o
all’olio di cocco o a quello di mandorle dolci. E’ ottimo anche per la cura
delle ciglia (magari applicato con lo scovolino pulito di un vecchio mascara)
perché le rinforza e infoltisce (da fare attenzione che non coli sul contorno
occhi), oppure passato con costanza sulle unghie perfettamente pulite e senza
smalto le ristruttura.
OLIO DI ARGAN. E’ molto costoso, finora non l’ho mai usato sui
capelli, ma credo che sia comunque validissimo per chi può acquistarlo. E’ un
ottimo antiage per la pelle.
BURRO dI KARITé. Non è
un olio, ma lo inserisco fra i prodotti che possono essere mescolati agli oli.
E’ rinomato per le sue proprietà per i capelli. Assomiglia come consistenza
all’olio di cocco, ma se un impacco di solo olio di cocco va poi via
facilmente, con il burro di karité, invece, usato da solo non mi sono trovata
per niente bene perché i capelli sono rimasti unti nonostante il doppio
lavaggio con lo sciampo. Forse è più indicato in quantità più piccole magari
mescolato ad altri oli, devo ancora sperimentarlo in questa formula. La Lovea
ne fa un tipo con aggiunta di solo tocoferolo (vitamina E) che, pur non essendo
certificato, mi sembra un buon compromesso tra qualità e prezzo, oltre che di
facile reperibilità. E’ anche un ottimo idratante per la pelle e per le
scottature e le screpolature.
Alcune cose da sapere sugli oli:
- Devono essere rigorosamente puri (controllate nell’inci
che sia 100% olio) e spremuti a freddo (per conservarne tutte le proprietà)
-Non bisogna necessariamente disporre di tutti i tipi di
oli, sono prodotti comunque a scadenza (guardate sempre il PAO) che poi tendono
a irrancidire, ne bastano due.
-Sono prodotti che durano parecchio: una confezione di olio
di mandorle dolci, con un utilizzo settimanale, può durare anche un anno.
-Non bisogna eccedere nelle quantità (i capelli non devono
sembrare pronti per essere fritti eh eh): per le lunghezze di una chioma di
capelli lunghi, una quantità giusta di impacco è quella che sta in una mano.
-Proporzioni: io di solito uso la combinazione di 2 oli (1/2
per ciascun tipo oppure abbondando con quello più profumato) o al massimo 3
(1/3 per ciascun tipo), solitamente di base uso l’olio di mandorle dolci che è
più economico per cui posso usarlo in proporzione maggiore rispetto agli altri.
Alcuni esempi di possibili combinazioni:
-
olio di mandorle dolci+ olio di ricino+ olio di
jojoba
-
olio di cocco+ olio di jojoba
-
olio di mandorle dolci+ olio di cocco
Gli oli possono essere usati per lo *struccaggio (da usare
olio di cocco o jojoba, che sono più leggeri) che faccio in due modi:
- metto su un dischetto di cotone un po’ d’olio e strucco
viso e occhi, passo poi un sapone viso o un detergente viso a risciacquo.
oppure
- strucco solo gli occhi con il dischetto (è sempre bene
inumidire prima un po’ le ciglia con le dita), mentre sul resto del viso
leggermente inumidito tutto quanto, massaggio 3-4 gocce d’olio e poi lo
emulsiono al sapone/detergente a risciacquo.
Gli oli sulla pelle,
invece, vanno preferibilmente su pelle umida, in piccole dosi e massaggiati per
bene.
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