Recensione Protocollo Antimacchie OASIS di Palmea Ecobiocosmesi

Come sapete, una delle ditte di cui ho sperimentato diversi prodotti nel 2020 è stata certamente Palmea Ecobiocosmesi.

L'azienda propone anche un interessante protocollo antimacchie che consta di due prodotti: un siero e una crema che fanno parte della linea OASIS




Soffrendo di iperpigmentazione, qualche macchia senile-solare e melasma, questa linea mi incuriosiva moltissimo. Il mio approccio alla problematica delle "macchie" l'ho già spiegato in diversi articoli e vi prego di leggerli prima di proseguire nel leggere questo articolo pensando che acquistare un prodotto specifico possa essere la soluzione immediata ad un problema ben più complesso e di lenta e mai definitiva risoluzione. Se avete macchie post brufoli è un conto, forse troverete beneficio da cosmetici specifici. Se, invece, avete altri tipi di macchie come le mie, mettetevi l'anima in pace che è un po' come per i prodotti anti cellulite....la cellulite non si cura solamente con una crema (e spesso non si risolve mai definitivamente). Per ulteriori info, vi rimando sempre all'articolo di cui sopra.

Premesso questo, vi descrivo il protocollo.




Il SIERO ANTIMACCHIA  contiene acido fitico, estratto di dattero, estratto di fiore di verbasco, estratto di bucce di pomodoro (filtro UVA e UVB). E' un potente antiossidante, e promette di ammorbidire, purificare e schiarire la carnagione conferendo un aspetto luminoso alla pelle.


INCI: aqua, glycerin, phoenix dactylifera fruit extract, cellulose gum, opuntia ficus-indica stem extract, hydrolyzed tomato skin, hydrolyzed verbascum thapsus flower, hydrolyzed eruca sativa leaf, phytic acid, crataegus oxyacantha extract, phenoxyethanol, tetrasodium glutamate diacetate, ethylhexylglycerin, citric acid, sodium benzoate, potassium sorbate, parfum


LEGGIAMO LA PRESENTAZIONE:

L’acido fitico, di derivazione naturale, chela il rame necessario per la sintesi della tirosina inibendo quella di melanina. L’estratto di dattero phoenix canariensis reidrata e rinforza la pelle grazie al suo elevato livello di polisaccaridi. Il fitocomplesso ottenuto dal fiore di verbasco conferisce un aspetto chiaro e luminoso all’epidermide. L’estratto di bucce di pomodoro possiede proprietà filtranti naturali grazie al licopene (una sostanza naturale che ha virtù riconosciute come filtro UVA e UVB). Il bioliquefatto di pomodoro contiene un mix di potenti antiossidanti tra cui beta-carotene, vitamina E e altri fitonutrienti che ammorbidiscono, purificano e schiariscono la carnagione. Gli estratti di opuntia e rucola diminuiscono i rossori cutanei offrendo progressivamente una carnagione più luminosa e radiosa.

PRINCIPI FUNZIONALI: estratto di dattero da specie canariensis**, staminali vegetali di fico d’India, estratti di pomodoro, biancospino*, rucola, verbasco* e acido fitico.


Il siero si presenta trasparente, ha una texture vischiosa ma molto confortevole e per nulla appiccicosa dopo l'applicazione. Dà una sensazione di idratazione molto piacevole.



CREMA ANTIMACCHIA anche questa contiene acido fitico, estratto di fiore di verbasco (che conferisce luminosità alla pelle,) estratto di dattero (che dona un tocco vellutato), estratti di rucola e opuntia, ma anche ingredienti come burro di cacao, succo di mela, olio di mandorla, olio di oliva, olio di lino e olio di borragine ottenuti da scissione enzimatica. E' ideale come trattamento serale, può essere integrata con il siero antimacchia o di giorno come base per il make-up.


INCI: aqua, glycerin, cetearyl olivate, cetearyl alcohol, sorbitan olivate, phoenix dactylifera fruit extract, isoamyl cocoate, caprylic/capric triglyceride, microcrystalline cellulose, opuntia ficus-indica stem extract, theobroma cacao seed butter, hydrolyzed verbascum thapsus flower*, hydrolyzed eruca sativa leaf, linseed glycerides, sorbitan palmitate, almond glycerides, olive glycerides, phytic acid, pyrus malus fruit extract, borage seed glycerides, tocopherol, phenoxyethanol, cellulose gum, cetyl palmitate, tocopheryl acetate, xanthan gum, ethylhexylglycerin, parfum.


PRINCIPI FUNZIONALI: estratto di dattero da specie canariensis**, verbasco*, mela*, rucola e staminali vegetali di fico d’India, acido fitico, burro di cacao*, vitamina E, miscela di oli di mandorla, oliva, lino e borragine.


LEGGIAMO LA PRESENTAZIONE:

Questa crema schiarente contrasta le macchie cutanee grazie all’acido fitico, un potente agente chelante ottenuto dalla fermentazione del riso e presente in cereali, crusca e noci. L’estratto di fiore di verbasco è capace di conferire una sorprendente luminosità alla pelle. L’estratto di dattero phoenix canariensis, ricco in polisaccaridi, lascia un tocco setoso e vellutato. Gli estratti di rucola e opuntia possiedono spiccate attività dermolenitive ed evitano la formazione delle macchie dovute alle conseguenze di lievi processi infiammatori epidermici. Gli oli di mandorla, oliva, lino e borragine, ottenuti da scissione enzimatica, aumentano la propria affinità con l’acqua: in questo modo si intensifica la biodisponibilità, l’assorbibilità e il potere antiossidante.

La crema ha un'aroma che mi ricorda la liquirizia, è fondente, idratante ma non affatto grassa, per questo è un'ottima base per il make-up.

Come tutti i prodotti Palmea, contengono il caratteristico estratto di dattero, ingrediente chiave dell'azienda e poi l'acido fitico che è la caratteristica della linea. L'acido fitico ha proprietà depigmentanti perché ha la capacità di legarsi al "rame" e di renderlo non disponibile alla tirosinasi che, a sua volta, è l'enzima che controlla la sintesi della melanina. 

I due prodotti, come abbiamo visto, hanno più o meno gli stessi attivi con alcuni principi propri del siero e altri (come oli e burri) tipici della la crema: se usati insieme amplificano e anticipano il risultato.


Potrebbero essere scelti in base al tipo di pelle: ad esempio, chi ha la pelle mista e grassa magari preferisce usare solamente il siero, chi la ha secca potrebbe prediligere l'utilizzo solamente della crema. In realtà, però, la soluzione per avere il miglior risultato, a prescindere dal tipo di pelle, è usarli entrambi continuativamente per 120 giorni. Così mi è stato risposto dalla ditta ( ha un ottimo servizio clienti che risponde via mail). Armatevi quindi di pazienza e costanza!


Quando leggo recensioni di prodotti antimacchie, soprattutto protocolli del genere, mi aspetto che la persona che prova i prodotti lo faccia in modo continuativo e costante per il periodo indicato per verificarne i risultati. Pertanto, siccome mi piace scrivere ciò che mi piacerebbe leggere online, cerco di comportarmi di conseguenza. Solitamente, in realtà, lo faccio anche per altri tipi di prodotti di skincare e, infatti, su questo blog, la maggior parte delle recensioni di questa tipologia di prodotti è "a prodotti finiti".


Tutto questo per dire che vi parlo di questo protocollo dopo averlo usato continuativamente da marzo a metà giugno dell'anno scorso, facendo una pausa in estate e ricominciando ad usarlo in autunno.


Lo avevo acquistato con uno sconto (ed è stato, fra l'altro, il mio unico acquisto cosmetico fino a maggio) e l'ho praticamente iniziato durante il lockdown di marzo 2020.


I due prodotti hanno un caratteristico e delicato aroma che mi ricorda la liquirizia (e, ahimè, ora associo all'inizio della pandemia, avendomi accompagnata in quel periodo).


Sul mio tipo di pelle che tende a "soffocare", c'erano dei giorni in cui usarli entrambi mi risultava un po' "troppo". Forse il motivo era l'alta presenza di glicerina nel siero? O forse semplicemente la stratificazione di prodotti che la mia pelle mal tollera? Alla sera, invece, la combinazione siero+crema non mi ha dato problemi e  ho continuata ad usarla tutte le sere costantemente. 


Ho applicato l'intero protocollo mattina e sera almeno per tutto il primo mese. Con l'arrivo delle giornate più calde, ho continuato ad applicare entrambi i prodotti alla sera, mentre, di mattina, ne sceglievo solamente uno oppure applicavo un siero alla vitamina C.



Da notare che l'acido fitico contenuto in questo protocollo, non crea irritazioni né fotosensibilizzazioni. Sono perciò prodotti adatti ad essere usati non solamente in inverno, come la maggior parte dei prodotti antimacchie, tuttavia, mi è stato detto (esistono consulenti Palmea in tutta Italia e la ditta ha un ottimo servizio clienti) che, siccome lavorano sulla pigmentazione della pelle, è un po' inutile utilizzarli in estate.


Si può optare per usarli come mantenimento alla sera, ma io ho preferito mettere da parte il protocollo e riprenderlo in autunno. Il PAO è di 6 mesi, ma non ho avuto problemi.


Quali effetti ho riscontrato?


Ciò che più mi ha colpito fin da subito, soprattutto nell'applicazione serale, è ritrovarmi poi al risveglio con la pelle più compatta e liscia. Non ho avvertito alcuna sensibilizzazione o irritazione durante l'utilizzo di questi prodotti. 


Sicuramente il lockdown e l'aver cominciato un periodo in cui praticamente non mi sono più truccata (e ho quindi effettuato solamente una detersione leggera a base di prodotti in mousse senza andare a stressare la pelle con strati di prodotti o operazioni impegnative di struccaggio), ha contribuito a far rinascere la mia pelle, ma penso che anche l'utilizzo di questi prodotti sia stato significativo.


Dopo un mese ho notato un viso che non avevo mai visto prima: colorito più omogeneo, pelle più compatta e luminosa.


Per quanto riguarda il discorso macchie,  alla fine dei quasi quattro mesi, posso dire che nelle zone con melasma l'aspetto generale era più chiaro e omogeneo (considerando che il mio melasma si è già disgregato da qualche anno a questa parte ), mentre sulle macchie solar-senili più circoscritte (quelle "a lenticchia"per capirci) non ho visto risultati.


La scorsa estate mi sono esposta poco al sole, vuoi per l'uso della mascherina, vuoi perché sono andata pochissimo al mare, ma la fronte, ad esempio - dove avevo melasma disgregato ma ancora evidente- non si è affatto scurita come gli altri anni. Certamente la mia iperpigmentazione non è sparita, non esistono prodotti miracolosi, ma di questo protocollo mi è piaciuto l'approccio gentile e non aggressivo che è fondamentale perché, invece, più si aumenta l'irritazione della pelle e più, invece, i melanociti "impazziscono". Ci vuole però molta costanza, tenendo le proprie aspettative ad un livello realistico che vuol dire non aspettarsi un filtro Instagram o photoshop.


Quando ho ripreso ad usare il protocollo in autunno sono stata meno costante nell'utilizzarlo (anche perché ho avuto sfoghi stagionali allergici ai quali ho dovuto far fronte con altri prodotti specifici), ma l'effetto mattutino era sempre evidente.


Entrambi i prodotti sono in confezioni di vetro. La crema ha anche una palettina di plastica per prelevare il prodotto in pieno igiene e nella giusta quantità (praticamente pari ad un'unghia di un mignolo).
Il siero costa  41€ per 30ml, mentre la crema costa  43€ per 50ml.

Certamente non sono prodotti economici, ma considerando che la quantità di utilizzo è minima e una confezione mi è durata più di quattro mesi (considerate che il PAO è di 6), l'investimento iniziale si ammortizza nel tempo.


Come tutti i prodotti Palmea, anche questi sono certificati Aiab Ecobio e testati ai metalli pesanti.
Apprezzo questa ditta perché, pur non avendo un laboratorio proprio e facendosi produrre da terzi (si appoggia a diversi laboratori a seconda dei casi), ha creato formulazioni interessanti, ha un ottimo servizio clienti e investe più sulla formazione delle consulenti che non sul marketing-presentazione prodotti sui social. Per questo ho acquistato volentieri questo protocollo per testarlo nel tempo.


Proprio per fare una "controprova", quest'anno ho deciso di riacquistare il protocollo e di riutilizzarlo nel medesimo periodo dell'anno scorso...neanche l'ho messo in uso che...coincidenza vuole che sia ricominciato il lockdown :-)





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