La pelle asfittica è una pelle che manca di acqua più che di nutrizione e che reagisce ad uno stato di caos dato da problemi interni all'organismo (da valutare attraverso un consulto medico ed esami specifici), ma anche esterni (ad esempio utilizzo di troppi prodotti, prodotti sbagliati etc.).
Quindi, dopo aver effettuato i cambiamenti di stile di vita e la diagnosi di eventuali problemi interni che vanno a manifestarsi sulla pelle (ne ho parlato qui), ho cercato di introdurre buone abitudine e di eliminare quelle cattive.
La premessa da fare è che non esistono prodotti miracolosi e che in commercio non ci sono linee skincare specifice per pelle "asfittica". Aggiungo però che passare all'ecobio per me è stato molto importante.
La prima fase di "astinenza" dalle cattive abitudini è la più difficile, perché bisogna interrompere la catena del "cane che si morde la coda".
Ecco qualche esempio di cattive abitudini:
- coprire una pelle che già non respira con fondotinta (spesso siliconici) vuol dire non farla respirare ancora di più
- mettersi sulla faccia tante creme e prodotti, sperimentare ogni campioncino, cambiare la propria skincare a caccia del prodotto miracoloso passando da quelli per pelle grassa a secca all'ultima crema miracolosa, significa dare troppe sostanze e messaggi diversi alla propria pelle che non sa più cosa fare
- avere atteggiamenti compulsivi, come spremere i punti neri, grattarsi, toccarsi in continuazione la pelle, irritarla non la aiuta a guarire, quindi meglio qualche punto nero in più, ma lasciare che si ricrei un film idrolipidico e un generale equilibrio
Sostanzialmente bisogna come prima regola mettere a dieta la pelle:
- scegliere una skincare delicata e ecobio (o con buon INCI) con pochissimi semplici prodotti
- lasciarla respirare il più possibile: truccarla il meno possibile e la sera, dopo la detergenza, non mettere nulla (almeno il primo periodo)
Tutto questo ovviamente non migliorerà da subito lo stato della pelle, anzi all'inizio potrebbe esserci anche un peggioramento, ma bisogna per prima cosa darle un messaggio che stiamo prendendocene cura, senza aggredirla, e lasciare un po' che faccia anche da sé, che ristabilisca il proprio equilibrio naturale. I progressi saranno lenti e graduali, bisogna imparare anche ad ascoltare la propria pelle, imparare a conoscerla, oltre che a conoscere le sostanze e i prodotti da usare, capire soprattutto quali vanno meglio per lei, in base a come reagisce. E' un percorso, un percorso del tutto soggettivo.
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